La Comunicazione come Trasmissione di Messaggi Unidirezionale
La Comunicazione: Cosa è?
La comunicazione è uno degli elementi fondamentali della vita degli uomini.
Il termine deriva dal latino e significa condivisione. Comunicare significa stabilire rapporti tra persone e ricevere informazioni tramite messaggi codificati.
Una comunicazione efficace è la base che consente di sviluppare qualsiasi attività sociale, anche l'attività di lavoro.
Padroneggiare le tecniche e i comportamenti della comunicazione significa farsi conoscere e conoscere chi ci sta di fronte, significa adeguare il proprio e l'altrui comportamento, significa mettere in comune con gli altri, qualcosa del nostro essere.
La Comunicazione come Trasmissione di Messaggi
Nel processo comunicativo che vede coinvolti gli esseri umani ci troviamo di fronte a due polarità:
- La pura e semplice trasmissione, unidirezionale, senza possibilità di replica, nelle varianti della pubblicità dell'imbonimento televisivo o di ordini e istruzioni.
- La comunicazione come atto di pura cooperazione, in cui due o più individui "costruiscono insieme" una realtà e una verità condivisa.
Nel mezzo, naturalmente, vi sono le mille diverse occasioni comunicative che tutti viviamo ogni giorno, in famiglia, a scuola, in ufficio, in città.
La Trasmissione (Unidirezionale) di Messaggi
Attraverso la comunicazione unidirezionale vengono trasmesse informazioni e istruzioni senza che ci sia chi risponda direttamente, anche se chiunque può recepirla e interpretarla. Un altro elemento notevolmente importante della comunicazione unidirezionale è il feedback, cioè l'effetto di risposta al messaggio.
Per adempiere a questo scopo la comunicazione unidirezionale si avvale di:
- segnali naturali o indizi recepiti attraverso i sensi;
- segnali intenzionali.
I Segnali (e Indizi) Naturali
I segnali naturali non sono prodotti intenzionalmente: esiste un legame naturale tra il fatto percepito con i sensi e il suo significato. Gli esseri umani, comunicativi per eccellenza, non possono fare a meno dei segni naturali, il cui significato può essere soggetto a interpretazioni soggettive.
I segnali naturali possono essere, visivi, uditivi, olfattivi.
Gli indizi sono costituiti da quei segnali naturali che lasciano prevedere o ricostruire una circostanza che non è ancora avvenuta.
I Segnali Intenzionali Artificiali
I segnali artificiali sono quei segnali per cui non esiste un legame diretto che li associ al loro significato. Tale associazione è prodotta intenzionalmente in modo arbitrario e convenzionale.
Il contesto sociale nel quale i bambini sono immersi è ricco di segnali di ogni tipo che non sempre essi sono in grado di interpretare.
Proponiamo a questo scopo la lettura di tali segnali e la loro valenza tenendo conto del fatto che la loro validità è data dalla correttezza della risposta.
Alcuni esempi di segnali naturali e artificiali
Ritagliamo e incolliamo queste ultime foto su un cartellone e chiediamo di indicarne il significato.
Attività
Ritaglia e incolla su un cartellone queste immagini mostrale ai bambini e chiedi loro:
- che tipo di segnale è,
- a quale organo dei sensi fa riferimento,
- quale significato ha,
- quale emozione o sentimento provoca.
Inoltre...
Facciamo esprimere a ciascuno la propria opinione sintetizzando per iscritto quelle più significative.
Scheda di lavoro n.1
Fotocopiamo e distribuiamo le immagini seguenti chiedendo di rispondere per ciascuna immagine alle seguenti domande (confrontiamo quindi le risposte date):
- Questo segnale è...
- Che tipo di segnale è?
- Quale informazione da?
Scheda di lavoro n.2
Fotocopiamo e distribuiamo le immagini seguenti chiedendo di rispondere per ciascuna immagine alle seguenti domande (confrontiamo quindi le risposte date):
- Questo segnale è...
- Che tipo di segnale è?
- Quale informazione da?
Scheda di lavoro n.3
Nelle nostre città sono presenti molti segnali stradali.
Ritagliamo e incolliamo questi segnali stradali su un cartellone.
Mostriamole ai bambini e chiediamo loro di interpretarli.
Facciamo esprimere a ciascuno la propria opinione sintetizzando per iscritto quelle più significative.
Ed ora tocca a te!
Rappresenta un cartello stradale di tua invenzione.
Incolliamo, successivamente, i segnali condivisi.
Rispondi
Condividiamo le risposte date dagli alunni per individuare quelle pertinenti.
- Se stai su un autobus come fai a segnalare all'autista che devi scendere?
- Come puoi segnalare la tua approvazione quando assisti ad uno spettacolo?
- Cosa fai se lo spettacolo non ti piace?
- Cosa fa l'arbitro per segnalare una punizione?
- Per segnalare che il treno sta per partire che cosa fa il capostazione?
- Che cosa fa il capostazione se la linea non è libera?
Naturali o intenzionali?
Definisci la natura di questi messaggi e attribuisci a ciascuno di essi il significato.
Condividiamo, successivamente, le risposte date per individuare quelle pertinenti.
Segnale | Natura del segnale | Significato del segnale |
---|---|---|
Un'eclissi di luna | ||
La campanella della scuola | ||
La luce intermittente di un faro | ||
Un tuono | ||
Un fiocco rosa appeso alla porta | ||
Lo squillo del telefono | ||
Il suono di un clacson | ||
Il suono della sveglia |
A caccia di indizi
In queste righe tratte dal romanzo "Radici" di Alex Hailey sono presenti numerosi indizi.
Leggi il testo e sottolinea gli indizi naturali con la penna rossa gli indizi intenzionali con la penna blu.
"Quando la luna piena- come quella sera – era coperta da fosche nubi, la gente si spaventava. Poiché questo era il segno che gli spiriti celesti erano arrabbiati.
Tutti quanti lasciarono le loro abitazioni e si dispersero. Poi gli uomini affluirono alla moschea, per implorare la misericordia di Allah. Dopo aver pregato a lungo, si radunarono con i loro familiari presso il grande baobab. Qui il jaliba accasciato vicino a un fuoco, era intento a scaldare la pelle del tam–tam per renderla più tesa e risonante.
Kunta pensò a tutte le volte che i tamburi parlanti dei vari villaggi gli avevano impedito di addormentarsi. E lui allora rimaneva sveglio sbarrando gli occhi nell'oscurità e tendendo le orecchie. Il suono e i ritmi del tam–tam assomigliavano talmente alle parole che, alla fine, era giunto a capire alcuni messaggi in cui si annunciavano carestie e pestilenze o si dava notizia di villaggi incendiati i cui abitanti erano stati uccisi o rapiti.
Dal ramo del baobab pendeva una pelle di capra sulla quale erano tracciati dei segni parlanti, cioè una scrittura in caratteri arabi. Alla luce tremolante delle fiamme Kunta vide il jaliba cominciare a battere sul tam-tam con due nodosi bastoni a gesti svelti e forti: stava inviando un appello urgente perché a Jaffure venisse lo stregone più vicino per scacciare gli spiriti maligni. I bambini dell'età di Kunta ricevettero l'ordine di andare a giocare oltre la palizzata di confine... lo stregone arrivò il giorno dopo. Non appena lo videro i bambini corsero urlando ad avvertire gli abitanti del villaggio."
Rispondi
- Chi era il jaliba?
- Perché il jaliba era accasciato vicino al fuoco?
- Che cosa indicavano di solito i tamburi parlanti?
- Che cosa comunicò quella sera il jaliba con i tamburi parlanti?
- Il messaggio dello jaliba ebbe una risposta?
- Quale?
Secondo te
- Perché gli abitanti del villaggio avevano paura degli spiriti maligni?
- Che cosa stava per accadere?
Rappresenta la situazione con un disegno o con un testo.
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Articolo pubblicato il: 25 Marzo 2019